domenica 14 febbraio 2016

Buon San Valentino!



I migliori auguri di buon San Valentino a tutti gli innamorati che seguono il blog di Falcinelli Group!

giovedì 4 febbraio 2016

Coming soon: fattorie solari nel cielo!



Salve a tutti, e ben ritrovati sulle pagine del blog di Falcinelli Group!
Quest'oggi vi parliamo di idee innovative e rivoluzionarie in tema di energie rinnovabili, idee che potrebbero davvero cambiare il mondo rendendolo un posto più sano e pulito.

NextPV, laboratorio specializzato nella ricerca in campo fotovoltaico composto da un team di ricerca franco-giapponese, sta infati lavorando a degli speciali palloni aerostatici che possan catturare i raggi solari fluttuando oltre le nuvole, producendo energia pulita 24 ore su 24 grazie anche all'ausilio di una cella a combustione. 

Senza ostacoli all'assorbimento energetico, l'efficienza aumenta. Il progetto, non del tutto nuovo, consiste nel montare moduli fotovoltaici su palloni fluttuanti a circa 6 chilometri di altitudine, dove sono quasi del tutto assenti banchi di nuvole e le radiazioni solari sono più dirette. E così, i ricercatori stimano che sia possibile generare corrente elettrica in quantità tre volte superiore a quella ottenibile con i tradizionali pannelli solari ancorati al suolo.

Per garantire la produzione di elettricità giorno-notte, NextPV ha scelto l'idrogeno come vettore energetico. In pratica, una cella a combustibile sfrutta l'energia in eccesso durante il giorno per scindere l'acqua contenuta al suo interno in idrogeno e ossigeno (processo chiamato elettrolisi). L'idrogeno viene poi immagazzinato nel pallone fino al calare del buio, quando poi reagisce nuovamente con l'ossigeno atmosferico e, tramite un processo inverso, genera acqua ed elettricità pronta all'uso.

Siamo quindi alle porte della creazione di vere e proprie fattorie solari nel cielo. I palloni fotovoltaici sono ancora in fase di concept, ma il team guidato dal francese François Guillemoles prevede di costruire entro i prossimi due anni i primi prototipi funzionanti. Tuttavia bisognerà risolvere alcune problematiche tecniche importanti; su tutte, la necessità di appositi cavi di collegamento, molto lunghi e capaci di immagazzinare l'energia prodotta in quota convogliandola fino a terra.

giovedì 28 gennaio 2016

Tariffa puntuale: il primo esperimento pratico in Toscana


Calcinaia, piccolo comune in Provincia di Pisa che conta solo poco più di 12.000 abitanti, ha nel tempo dimostrato una notevole tendenza alla raccolta differenziata. Nei dati certificati e rilasciati dall’Agenzia regionale recupero risorse (2014) e da Geofor (2015) viene evidenziato come a Calcinaia la raccolta differenziata sfiori la soglia dell’80%, un buon 10%  oltre l’obiettivo del 70% (fissato per il 2020) che la Regione Toscana punta a raggiungere.

E così, Calcinaia è essere stata scelta dall’amministrazione comunale e dall’Unione dei comuni della Valdera come avanguardia per la sperimentazione della tariffa puntuale. 
In cosa consiste? Da Geofor viene spiegato che «la tariffazione puntuale prevede che sia il volume di rifiuto indifferenziato prodotto, calcolato sulla base del numero di svuotamenti del mastello grigio, a influire in maniera sostanziale sull’entità della tariffa da pagare».

In particolare, le famiglie potranno prenotare per far apporre un tag al proprio mastello dell’indifferenziato: in pochiminuti questo verrà quindi adeguato e, contestualmente, verrà consegnato il kit di sacchetti per l’intero anno in corso. Per quanto riguarda negozi e imprese, invece, essi verranno sottoposti alla pesatura puntuale per una gamma più ampia di tipologie di rifiuti. Nel loro caso, la tariffa puntuale entrerà in funzione non solo per l’indifferenziato, ma anche per il multimateriale leggero e per l’organico: sarà la stessa Geofor a taggarne i contenitori, visitandole tutte.

La misurazione dei rifiuti sostituirà il sistema di tassazione basato sui metri quadri e sui componenti dei nuclei familiari, in modo da produrre una bolletta più equa. L’importo verrà quindi calcolato in base all’effettiva produzione dei rifiuti, incentivando una minor produzione degli stessi e una maggior raccolta differenziata.

Queste le premesse con cui si presenta la tariffa puntuale, ma saranno soddisfatte? 
Per presentare una risposta basata su dati precisi, nella sperimentazione della tariffa puntuale il Comune e Geofor saranno coadiuvati dalla collaborazione con la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. «Tutto ciò – sottolinea l’azienda – aiuterà a creare un prototipo di pesatura e tassazione puntuale che, a richiesta, potrà essere applicato in tutte le realtà che hanno la raccolta domiciliare diffusa su tutto il territorio o analoghi sistemi informatizzati di raccolta».

martedì 26 gennaio 2016

Patagonia sotto le fiamme




La Patagonia è in queste ore martoriata da un incendio che ha investito il parco nazionale 'Los Alerces', nella provincia di Chubut: le fiamme, rendono noto le autorità argentine, hanno distrutto circa 1.700 ettari.

Gli esperti sono comunque ottimisti e confidano che grazie ad un cambiamento del clima, e cioè ad una maggior umidità e al calo dei vento che trasporta le ceneri, l'incendio dovrebbe gradualmente spegnersi.

I media locali considerano "intenzionali" le cause dell'incendio che durante il fine settimana ha divorato migliaia di ettari in aree considerate un paradiso naturale, grazie ai boschi, le montagne, i fiumi ed i laghi, zona quindi con un'alta potenzialità immobiliare.

"Non dobbiamo escludere tale possibilità", ha d'altra parte commentato il ministro per l'ambiente e lo sviluppo sostenibile, Sergio Bergman.

La situazione rimane grave d'altra parte in un'altra zona patagonica, nei dintorni del villaggio Trevelin, dove in queste ore i pompieri e gli uomini della sicurezza stanno combattendo contro le fiamme.

La protesta social di Legambiente contro lo smog



E’ partita nella serata di lunedì l'iniziativa targata Legambiente per sensibilizzare le istituzioni ad intervenire dopo 6 giorni di sforamento dei limiti. "Ieri la centralina di Treviglio - spiega Legambiente della Bassa Bergamasca - ha registrato un valore di PM 10 pari a 103 microgrammi ed un valore di PM 2,5 pari a 173 microgrammi . Nel resto della Provincia non va meglio Abbiamo pertanto aperto una pagina per la provincia di Bergamo che si chiama "ci siamo rotti i polmoni". Vi chiediamo di fotografarvi con la frase "anche io mi sono rotto i polmoni" e di postarla sulla pagina per manifestare il diritto di respirare . Aspettiamo i vostri contributi". 

lunedì 25 gennaio 2016

Le immagini della tempesta di neve Jonas



Arrivano le immagini della tempesta di neve Jonas che ha travolto la costa orientale degli Stati Uniti vista dallo spazio. I satelliti della Nasa hanno inviato le foto della gigantesca perturbazione mentre si abbatte su New York e un video dell'Agenzia statunitense per l'atmosfera e gli oceani (Noaa) permette di seguire il 'cammino' fatto da Jonas, dalle regioni centrali degli Stati Uniti fino alla costa atlantica.  Nel frattempo, dalla Stazione Spaziale l'astronauta americano Scott Kelly ha pubblicato su Twitter immagini spettacolari della tempesta di neve. 

E' salito intanto a 30 il bilancio delle vittime. La maggior parte dei decessi è dovuto a incidenti stradali, avvelenamento per monossido di carbonio e infarti che hanno colpito soprattutto anziani che spazzavano la neve. Molte città cercano di tornare alla normalità dopo la bufera 'Jonas'. Mentre a New York è stato revocato il divieto di circolazione con uffici e scuole aperte già da oggi, a Washington invece restano chiusi. Le autorità, tra l'altro, avvertono gli automobilisti di limitare gli spostamenti a causa delle strade ghiacciate per l'abbassamento delle temperature.

I radar a bordo dei satelliti della Nasa e dell'Agenzia Spaziale Giapponese (Jaxa) hanno permesso di ricostruire la struttura in 3D delle nubi e di seguire estensione e movimento della tempesta sia di giorno sia di notte, raccogliendo dati su precipitazioni e altezza delle nuvole.

Almeno 7 gli Stati colpiti dalla tempesta (West Virginia, Virginia, Washington DC, Maryland, Pennsylvania, New Jersey e New York)e in alcune località, rileva il Noaa, ''sono stati superati tutti i record storici di neve, dalla durata della nevicata (fino a due giorni consecutivi), alla quantità, come in alcune aree del West Virginia e Maryland, dove è caduto fino a un metro di neve''.

Questa tempesta invernale non è stata l'unica a colpire gli Stati Uniti: un'altra area di bassa pressione ha interessato alcuni Stati che si affacciano sul Pacifico, come California e Oregon, sui quali si sono abbattute forti piogge. .

venerdì 22 gennaio 2016

Il 47% di emissioni mondiali di azoto è causato da 4 nazioni



Appena quattro nazioni - Stati Uniti, Cina, India e Brasile - sono responsabili di quasi la metà (47%) delle emissioni globali di azoto. Lo rivela uno studio capitanato dall'università di Sydney, che ha tracciato la mappa mondiale dell'impronta di azoto di 188 Paesi. Stando alla ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Geoscience, un quarto delle emissioni deriva dalla produzione di merci che vengono consumate al di fuori delle nazioni produttrici. In altre parole, le nazioni sviluppate danno in 'outsourcing' parte delle loro emissioni alle nazioni in via di sviluppo, che producono i beni da vendere ai Paesi ricchi mentre trattengono l'inquinamento generato da tale produzione.

L'azoto reattivo, che deriva dall'uso di combustibili fossili e dai fertilizzanti impiegati in agricoltura, contribuisce tra le altre cose all'inquinamento atmosferico, al riscaldamento terrestre e alle piogge acide. Negli ultimi 150 anni le sue emissioni si sono decuplicate. Tuttavia nel mondo c'è una forte disparità tra gli inquinatori. Paesi come la Liberia e la Costa D'Avorio hanno emissioni pro capite di 7 kg all'anno, mentre gli abitanti di Hong Kong o del Lussemburgo sono responsabili, attraverso l'import di beni, di oltre 100 kg. L'Italia, insieme a Giappone, Germania, Regno Unito, Hong Kong e Stati Uniti, è tra i più grandi "importatori netti" di azoto, poiché le emissioni generate per soddisfare i consumi interni - dai tessuti all'abbigliamento, ma anche carne bovina dall'Argentina - provengono da merci prodotte all'estero, prevalentemente nei Paesi in via di sviluppo.