lunedì 8 agosto 2016

Muschio in giardino: come fare?


Il muschio è uno dei problemi più comuni per il nostro prato; generalmente le cause della sua formazione sono riconducibili a vari fattori quali per esempio poca luminosità, indebolimento dell’erba, terreno poco arieggiato e un cattivo drenaggio del substrato.

Altro aspetto da non sottovalutare nella cura del vostro verde è l’irrigazione: quando il manto erboso viene irrigato, è bene assicurarsi che non vi siano ristagni d’acqua, causati soprattutto per la troppa compattezza del terreno. Il periodo in cui il muschio tende a proliferare maggiormente è la primavera e l’autunno: vi è maggiore umidità. Ma vediamo nel dettaglio come eliminare il muschio sul prato, seguendo alcune utili indicazioni.
Se ci sono alberi e arbusti che creano delle zone d’ombra, potare i rami più bassi per agevolare maggiore quantità maggiore di luce.
Evitare di sradicare il fastidioso tappeto verde con il rastrell: in questo modo si rischia di diffondere ulteriormente le spore per il giardino
Irrigare il prato periodicamente in maniera uniforme: se l’erba crescerà fitta e rigogliosa, ostacolerà da sé la formazione del muschio.
Ecco la procedura:

Spargere del solfato di ferro mischiato a sabbia oppure sciolto nell’acqua in modo da acidificare il terreno: attenzione a non sporcare la pavimentazione del giardino, i vestiti o altri oggetti con questo prodotto dato che macchia facilmente. Inoltre è bene spargerlo in una giornata soleggiata.
Una volta che il muschio sarà morto, sarà sufficiente eliminarlo dall’erba. Successivamente bisognerà fertilizzare il terreno e riseminare l’erba delle zone rimaste sguarnite.
Muschio sul prato, prevenzione

Praticare una costante manutenzione che consiste con il taglio dell’erba almeno una volta a settimana nella bella stagione: è sufficiente regolare l’erba a circa 5 cm, così da assicurare una buona illuminazione.
Assicurarsi che I residui d’erba siano stati eliminati dal prato per evitare che depositandosi possano formare uno strato che ostacola il filtraggio dell’acqua.
Spargere periodicamente un po’ di concime
A fine estate, ogni due tre anni circa, applicare della calce sotto forma di granulato di calcio arricchito di magnesio, per ostacolare l’acifidicazione del terreno.

martedì 2 agosto 2016

L'irrigazione non va in vacanza!




Oggi nel nostro blog, una problematica che in molti italiani (e non) staranno affrontando: come annaffiare le piante quando si parte per le vacanze? 

Esistono alcuni accorgimenti che si possono adottare e tutto dipende da quanto si mancherà da casa...


Innanzitutto è sempre raccomandato lasciare dei recipienti colmi d'acqua vicino ai vasi in modo che essa, evaporando, possa creare un ambiente umido.

Se deciderete di tenere le vostre piante in casa ricordatevi di non lasciarle al buio, mentre se invece si trovano all'esterno spostatele in una posizione meno soleggiata possibile e disponetele tutte insieme e vicine, in modo che formino così un microclima umido.

Se si pensa di mancare per più di una settimana è possibile dar loro l'acqua di cui hanno bisogno usando una grande bottiglia (o un contenitore) per ciascuna pianta, ponendola vicino ognuna al proprio vaso ad un'altezza superiore a quella del vaso stesso: in pratica riempite la bottiglia d'acqua e ponetevi delle strisce di stoffa (da 3 a 10) già bagnate con un capo immerso nella bottiglia e l'altro capo nella terra del vaso, interrate per bene per qualche centimetro, ed in questo modo l'acqua passerà dalla bottiglia alla terra con facilità.


Se le piante sono tante si può usare un metodo analogo, ma con forma diversa; ossia portare l'acqua dalla parte inferiore del vaso (come fosse acqua che arriva grazie ad un sottovaso). In pratica, con un piccolo telo steso su una superficie piatta con una parte immersa in una bacinella piena d'acqua posta ad un livello inferiore a quello di dove si trovano le piante. L'acqua quindi risalirà per capillarità nel terreno e così innaffierà le piante.


Un'altro metodo semplicissimo è quello di utilizzare una bottiglia da mezzo litro; basta praticate alcuni fori sul tappo di plastica e sulla base della bottiglia stessa per permettere all'acqua di fuoriuscire! Ora basterà riempire la bottiglia d'acqua chiusa con il tappo e quindi piantarla con il collo nel terreno ed Il liquido verrà ceduto lentamente.

Un'altro metodo davvero utile è l'uso del temporizzatore con impianto goccia a goccia, certamente efficientissimo, ma non proprio economico!