giovedì 15 dicembre 2016

Le renne salvano il Natale... Ed anche il pianeta!





Nei mesi invernali, alle renne di Babbo Natale si chiede soltanto di essere instancabili e veloci lavoratrici. Durante i mesi estivi, però, questi animali assumono un ruolo forse ancor più nobile del consegnare regali.


Uno studio pubblicato su Environmental Research letters rivela che, quando Rudolph e amici riducono, brucando, altezza e quantità della tundra artica, l'albedo superficiale (ovvero la quantità di radiazione solare riflessa dalla Terra nello Spazio) aumenta. Con essa aumenta il calore che il nostro pianeta respinge, e l'effetto è abbastanza importante da emergere a livello regionale.


Gli scienziati dell'università di Umeå, in Svezia, hanno combinato simulazioni computerizzate sulla forma della superficie terrestre con dati sull'albedo e sulla copertura di vegetazione nell'area di Reisadalen a Troms, Norvegia, in un campo in cui erano disponibili quattro diversi tipi di vegetazione per altezza e distribuzione.


Hanno stimato l'attività delle renne campionandone il letame e osservando il calpestio della vegetazione, e si sono accorti che la presenza degli animali cambia la quantità di vegetazione a cespuglio presente nella tundra.



Questi interventi sul fogliame e sull'altezza delle piante comportano un significativo aumento dell'albedo proprio nella stagione di crescita dei vegetali, e una riduzione della radiazione solare netta (il rapporto tra la radiazione incidente e la componente riflessa o riemessa in atmosfera). Insomma le aree più intensamente brucate assorbono meno calore. Lo studio conferma l'importanza della tutela e corretta distribuzione degli erbivori nella lotta al riscaldamento globale.

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