martedì 30 ottobre 2018

Gli alberi come gli uomini!




Gli alberi sono al centro del nostro ecosistema, sono fonte di simbolismo e ci somigliano.

Gli alberi che ci circondano hanno un linguaggio che si esprime con gesti e significati simili a quelli degli uomini. Nel libro “La saggezza degli alberi” di Peter Wohlleben, l’autore dimostra la teoria secondo la quale gli alberi comunicano tra loro, amano e odiano, hanno regole di convivenza.

Che l’albero sia un simbolo è noto. L’albero è simbolo di memoria: ognuno di noi ha un albero a cui è legato un ricordo particolare, quando vi si arrampicava da bambino  o quando vi ha passato sotto ore a parlare con gli amici.
L’albero può essere la pietra miliare di una tradizione, religione e cultura, come l’albero dell’Eden o può dare ispirazione come ha fatto con Newton.

Alla fine degli anni ’60 si è iniziato a parlare di etica ambientale, della necessità di avere uno stile di vita sostenibile. Da questo momento sono nati anche i movimenti per i diritti degli animali, che hanno gettato le basi per la sostenibilità moderna.

Gli alberi comunicano non solo attraverso i simbolismi che l’uomo gli appone ma anche tra di loro. Appartengono a una comunità vegetale a noi sconosciuta. Wohlleben, nel suo libro, racconta che i re della foresta sono la quercia e il faggio che hanno i comportamenti della madre e del padre di famiglia.
Il faggio lascia cadere le foglie che creano un tappeto  che viene assorbito dal terreno, diventando humus per la crescita di altre specie, allo stesso tempo è in grado di crescere attraverso le chiome degli alberi vicini.
La quercia, grazie al suo fusto aitante, è riconosciuto come l’albero eroico: accetta umidità, aridità, indurimento del terreno e ghiaccio riuscendo a vivere per 5000 anni.

Ogni albero ha una personalità e un carattere diverso, proprio come gli uomini. La quercia è saggia, robusta e resiliente, il faggio è invece resistente, alto determinato e se serve spietato. La betulla viene descritta come un albero tra i più litigiosi e irritabili.

Ci sono anche casi in cui gli alberi hanno dei sentimenti di amore e convivenza amichevole: ad esempio quando cooperano per raggiungere più luce.
Oltre il salice piangente ci sono alberi che piangono veramente, facendo trapelare resina.

In conclusione, gli alberi ci assomigliano più di quanto pensassimo: hanno personalità,  carattere e comunicano. Se queste scoperto fossero state fatte in concomitanza con le teoria sull’etica ambientale, il processo di sensibilizzazione verso la natura sarebbe cominciato in anticipo.

Nessun commento:

Posta un commento